Manuale di sopravvivenza con due bambini in vacanza sulla neve
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Ammettiamolo la settimana bianca con due bambini piccoli non è propriamente una vacanza riposante: non contempla momenti di relax, non prevede aperitivi né tantomeno chiacchierate su temi attuali della durata ambiziosa di oltre 2 minuti e non ammette momenti di cedimento.
Ma c’è poco da fare l’istinto materno alla fine ti “compromette” (o sarebbe meglio dire ti frega?) e il risultato è che basta vedere tuo figlio sciare per la prima volta per rimuovere in pochi istanti i momenti di sconforto ed emozionarti pensando che sia un momento unico (che di fatto è…ma la fatica dove la mettiamo? Puff, svanita!).
E allora ecco i 2 risvolti della medaglia e come abbiamo affrontato noi una settimana di vacanza sulla neve con 2 bambini piccoli:
1. Vacanza sulla neve con bambini: dove andare in montagna?
Brunico!
E’ la località che scegliamo da circa 10 anni (non continui eh!) e in cui torniamo sempre con piacere.
CONTRO
Brunico dista da Roma circa 700 km: il tragitto si può completare nell’arco di una giornata ma chi viaggia con bambini sa che la traversata non sarà agevole, ci saranno continue domande su “quanto manca a destinazione”, richieste di soste, improvvisi appetiti e un incessante rimarcare la noia del dover stare seduti in macchina. Ecco perché noi abbiamo seguito due modalità diverse all’andata e al ritorno: in partenza abbiamo suddiviso il viaggio in due tappe fermandoci 1 notte a Bologna, nel rientrare a casa invece abbiamo ripiegato su una nuova versione, scelta da diverse famiglie ma che noi, invece, non avevamo mai sperimentato, mi riferisco alla trasferta notturna (con il vantaggio di avere bimbi pacifici e dormienti ma il contro di dover guidare di notte)
PRO
È un posto magico, uno dei luoghi dove si vive meglio (secondo diverse statistiche di comuni con il miglior livello di vita). Un paese che unisce le caratteristiche di un borgo storico con il fascino del luogo di villeggiatura di montagna: si trova ai piedi di Plan de Corones e nel periodo natalizio ospita un tradizionale mercatino natalizio popolato da bancarelle di prodotti di artigianato locale, dolci tipici e decorazioni a tema.
2.Vacanza sulla neve con bambini: dove andare a sciare?
A Plan de Corones!
Il complesso sciistico di Plan de Corones si trova nel cuore della Val Pusteria e dispone di 119 km di piste di diversi livelli di difficoltà. L’area ospita il Messner Mountain Museum Corones, il più alto e scenografico dei musei dedicati al celebre alpinista Reinhold Messner, inaugurato sulla vetta nel 2015, e caratterizzato da un design innovativo ideato dall’architetto Zaha Hadid. Il museo sorge a poca distanza dalla Campagna della Pace “Concordia 2000” installata nel 2002 (d’estate qui poi si trova il villaggio degli indiani Kikeriki di cui vi ho parlato QUI )
CONTRO
Trattandosi di un periodo di alta stagione quello in cui siamo andati (settimana della befana), era abbastanza ovvio ci fosse una grande affluenza di persone. L’area era decisamente affollata e per poter semplicemente organizzare le giornate di sci (affitto attrezzatura, prenotazioni lezioni ecc.) c’è voluta un’intera mattinata ma d’altronde sfido chiunque a non ritrovarsi nella stessa situazione in montagna in quel periodo.
PRO
Il complesso, pur essendo gremito, riesce perfettamente a gestire l’afflusso di persone e ad essere efficiente. Come scritto, l’area offre piste per tutti i livelli con pendenze adatte ai bambini sia a valle che a monte, inserendosi in un contesto naturale splendido.
3. Vacanza sulla neve con bambini: come gestire una bambina piccola che non scia?
Per Sister A. ho valutato sia l’ipotesi di trovare una babysitter che venisse direttamente da noi in hotel sia quella di lasciarla in un nido direttamente sulle piste di sci. Per quanto la prima ipotesi avrebbe semplificato molto l’organizzazione della nostra vacanza, ho optato per la seconda opzione: abbiamo quindi scelto di lasciare la piccola nel nido sito in cima a Plan de Corones nel ristorante Kroni sotto la supervisione da valenti ragazze.
PRO
Il fatto di portarla con noi ha permesso di renderla partecipe della nostra mattinata e di poterci limitare a lasciarla al nido per il tempo delle sciate. Inoltre sapevo che, per qualsiasi evenienza, avrei potuto affacciarmi per valutare la situazione. Il nido dispone di tutto: dai giochi, ai libri fino al “necessaire” per farli mangiare (cucina e accessori vari): io mi limitavo a portare il biberon e basta (per l’occasione ho usato un nuovo tipo: la tazza con la cannuccia Philips Avent per abituarli a bere da grandi, lo conoscete? Sister A. si sta trovando molto bene!)
CONTRO
Bello condividere le giornate con lei, splendido renderla piacevole e godersela in vacanza ma …la vestizione per arrivare fino alla cima della montagna dove la mettiamo? E la parte in cui te la carichi in ovovia (mentre Sir G. porta Baby P. a sciare)? Per non parlare poi del fatto che lasciarla a delle ragazze sconosciute non è stato semplicissimo: il primo giorno sembrava quasi entusiasta (o quanto meno incuriosita) all’idea ma il secondo, al mio quesito carico di trasporto “si va al nido?”, ha risposto con un laconico “No!”
4.Vacanza sulla neve con bambini: come gestire un bimbo che deve sciare per la prima volta?
Eh già Baby P. quest’anno si è cimentato con la sua prima lezione di sci e abbiamo optato per le lezioni di gruppo organizzate a valle dalla scuola Kron.
Come anticipato, è stata la prima lezione di sci per mio figlio e ho quindi dovuto gestire i vari timori pre-sciata, uno delle sue più grandi paure era che gli facessero fare subito i salti! Una lezione individuale probabilmente avrebbe garantito che lui venisse subito rassicurato. Inoltre c’era l’incognita che potesse non piacergli e comprare subito un pacchetto di lezioni di gruppo era un grosso rischio….che ho voluto correre!
PRO
Il fatto di essere con altri bambini è stato un elemento molto importante, sapevo che anche solo per spirito di emulazione sarebbe stato più spronato ad ascoltare il maestro. Contavo poi che magari avrebbe fatto amicizia: ecco questo non è propriamente avvenuto ma sono stata contenta della mia scelta. I primi giorni hanno fatto esercizi di routine, il classico spazzanevi, ribattezzato la “pizza” per i bambini e mio figlio non era particolarmente entusiasta e in questo senso poteva condividere i suoi malumori con gli altri bimbi. L’ultimo giorno quando finalmente ha imparato a scendere, curvare e frenare è stato un momento davvero toccante, emozione che lui ha nuovamente condiviso con i suoi compagni di avventura.
5.Vacanza sulla neve con bambini: dove dormire?
Da quando veniamo a Brunico, noi non abbiamo dubbi e soggiorniamo sempre all’Hotel Langghenof sito a Stegona (nei pressi di Brunico). L’hotel nato inizialmente come un delizioso 3 stelle a gestione familiare è diventato uno splendido 4 stelle grazie alla piscina che ha aggiunto al piccolo centro benessere, mantenendo sempre la conduzione familiare efficiente.
L’unico aspetto negativo a mio avviso è caratterizzato dal fatto che, trattandosi di un hotel e non di un appartamento, gli spazi sono limitati in camera e dunque la notte si dorme tutti insieme rendendo vani tutti gli sforzi fatti per instillare un vago senso di autonomia notturna ai bambini.
PRO
L’hotel è una piccola meraviglia in cui si viene coccolati: servono un’ottima colazione abbondante con marmellate e torte fatte in casa, c’è un fantastico servizio di mezza pensione (la cucina è davvero ottima!) di cui noi usufruiamo sempre e che da quest’anno ha aggiunto anche un menù bambini completo, c’è un piccolo centro benessere con 3 saune e un bagno turco e, come scritto, dall’altro anno c’è una piscina interna con un’uscita esterna. Persino la tisana della casa (fatta con le erbe del loro orto) è deliziosa: io ne compro sempre 2 buste quando soggiorno lì.
Non amo particolarmente la settimana bianca, figuriamoci con i bambini!!! Mi sa di continui momenti di disagio 😉
Però mi sono divertita a leggere il tuo post, chissà che prima o poi….
Ciao!
Felice che tu ti sia divertita 😀 il disagio c’è, eccome se c’è ma se ripenso a questa vacanza comunque prevalgono i ricordi dei momenti felici….un momento ma non sarà che istintivamente rimuovo i momenti di stanchezza e mi focalizzo solo su quelli belli?? 😉