5 motivi per cui vale la pena visitare AArhus con bambini (e non)
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Oggi vi porto con i vostri bambini nella seconda migliore destinazione europea dalla classifica “Best in Europe 2016” (pubblicata da Lonely Planet), nella Capitale Europea della Cultura del 2017 nonché nella Regione Europea della Gastronomia… in quale città vi porto? Ad AArhus in Danimarca, nello Jutland centrale!
AArhus è stata una tappa del nostro tour estivo di cui vi ho descritto l’itinerario qui: quando ho scelto le soste del nostro viaggio in Danimarca, sapevo solo che era la seconda città dopo Copenaghen e avevo dunque previsto di includerla nel percorso ma non avevo minimamente idea si trattasse di una metropoli vivace, moderna, affascinante e dinamica, addirittura eletta come una delle città più felici al mondo!
AArhus si è rivelata quindi una sorpresa che ha reso la nostra vacanza ancora più ricca culturalmente e decisamente più colorata con il suo Raibow panorama.
Ed allora vogliamo capire insieme perché vale la pena includere nel vostro giro la città più giovane della Danimarca (anche se storicamente la più antica!) o addirittura pensare di dedicarle un w-e apposito? Scopriamolo in 5 buoni motivi!
1. Per l’Aros Museum e il suo originale Rainbow panorama
Avete presente quando pensate che sarebbe bello abituare i vostri figli all’arte in maniera indolore? Ecco l’Aros Museum è la soluzione perfetta! Da questo museo si esce pensando che finalmente si è riusciti a fare la cosa giusta: far divertire i propri figli tra un’esposizione e l’altra di arte moderna.
Inaugurato nel 2004, l’Aros Museum si sviluppa su 10 piani concepiti pensando ai gironi dell’inferno, e si completa con l’ultimo anello, la congiunzione tra il paradiso e gli inferi, Your Rainbow Panorama.
Nei 9 piani ci si attarda tra esposizioni di artisti danesi e altre di artisti contemporanei internazionali fino a ritrovare il proprio figlio rigare una macchina esposta (entrando così nell’opera stessa) o vederlo sorpreso di fronte Boy, un’interessante scultura di Ron Muecks, che rappresenta un ragazzo enorme davvero realistico.
Nell’ultimo piano, il decimo, invece non si può far altro che restare incantati correndo dentro uno spazio perfettamente circolare e osservando il mondo sotto la lente dei colori dell’arcobaleno: Your Rainbow Panorama è una vera e propria opera d’arte creata nel 2011 da Olafur Eliasson che caratterizza il museo e forse la città stessa.
Il museo è il secondo più visitato in Danimarca subito dopo il noto Lousiana Museum di Humlebaek.
2. Per il Moesgård Museum e la sua mummia di palude
Al Moesgård Museum, il museo dedicato alla preistoria danese, dall’età della pietra al periodo vichingo, i vostri bambini resteranno letteralmente senza parole di fronte l’Uomo di Grauballe, la mummia di palude, ritrovata nel 1952, attualmente la meglio conservata del mondo. La morte della mummia sembra risalire al 290 a.C. e si pensa sia attribuibile a un sacrificio ad una divinità pagana. Della mummia si possono osservare, ancora intatti, unghie e capelli.
Se i vostri piccoli non resteranno affascinati dall’Uomo di Grauballe o dalle armi dell’età del ferro esposte sicuramente verranno conquistati dal “tetto vegetale” del museo: il Moesgård Museum ha, infatti, una copertura in pendenza ricoperta da muschio ed erba dove d’estate è possibile sostare per un piacevole pic-nic mentre d’inverno ci si può persino scivolare con un slittino.
3. Per sentirsi un personaggio delle favole di Andersen
Ad Aarhus è possibile persino immedesimarsi in uno dei personaggi delle fiabe di Hans Christian Andersen immaginando di passeggiare nelle ambientazioni tipiche delle sue storie: dove? Al Den Gamble By, la “città vecchia”.
Si tratta esattamente della ricostruzione di un villaggio danese ideato nel 1909 e costituito da 75 case provenienti da 20 comuni diversi della Danimarca in modo tale da rappresentare una piccola cittadina di provincia. Tra i laboratori, i negozi, gli uffici e le scuole si aggirano gli abitanti del villaggio (personale in costume) per rendere ancora più realistico il contesto.
Baby P. ha adorato il museo dei giocattoli ma soprattutto è impazzito giocando con le anatre che vagavano liberamente nel villaggio: un vero e proprio museo all’aperto unico nel suo genere, una piccola perla che vale la pena visitare.
4. Per il porto moderno e la biblioteca del futuro
La zona nuova del porto di Aarhus è moderna e all’avanguardia: un’area che merita assolutamente una visita per la nuova Harbour Square e soprattutto per la nuova biblioteca DOKK1, uno spazio che funge da centro culturale per i cittadini e da luogo di incontro tra conoscenza e tecnologia.
DOKK1 è la biblioteca più grande della Scandinavia: il suo nome è stato scelto con un bando pubblico nel 2012 (significa Banchina 1) e l’originalità del progetto le ha fatto valere la denominazione di “Biblioteca del futuro” da parte di CityLab.
Se andate ad Aarhus non potete perdervi una passeggiata al porto ad osservare i traghetti che provengono da Copenaghen mentre i vostri bimbi si divertono in uno dei parchi gioco più originali del paese dove un semplice scivolo può diventare una grande aquila (trovate la descrizione complete nell’articolo di Playground around the corner)
5. Semplicemente perchè è la Capitale della cultura europea 2017
Come ho già scritto AArhus è stata eletta “Capitale Europea della Cultura 2017” e questo comporta che per tutto il 2017 si sono tenuti e si stanno tenendo tantissimi eventi all’insegna del motto “Let’s Rethink”.
Il programma prevede più di 400 eventi in cui saranno presenti ospiti locali e internazionali: la rivisitazione della leggenda vichinga “il Serpente Rosso”, un Festival letterario Internazionale per bambini, una performance sul tetto del Moesgård Museum e tanto altro ancora.
Non mancherà il “lato gourmet”, dato che sono previsti anche più di 100 eventi culinari legati al tema “Rethinking Good Food”…. Cos’altro aspettarsi in fondo dalla Regione Europea della Gastronomia 2017 che ospita ben 3 ristoranti stellati michelin?
Come raggiungere Aarhus
La città dista meno di 1500 km dall’Italia: può essere raggiunta in treno o in auto.
L’aeroporto di AArhus è per lo più servito da voli locali quindi si può scendere di prendere un volo fino a Copenaghen o Billund e poi raggiungere AArhus con un volo interno.
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