#amicidelcuore: i viaggi del mio cuore e la sorellina che Baby P. avrà
- Views3895
- Likes1
Dopo aver aderito con piacere all’iniziativa Banco per l’infanzia di Mission Bambini (ecco il post con cui avevo partecipato: 5 modi per far innamorare i vostri bambini dei viaggi) ad Aprile, ho deciso altrettanto volentieri di partecipare all’iniziativa #amicidelcuore in cui sono stata invitata a rispondere a due “semplici” quesiti: il regalo che mi ha fatto battere il cuore o il luogo che mi ha fatto battere il cuore.
Porre ad una viaggiatrice, o travel blogger che sia, la domanda il luogo che ti ha fatto battere il cuore ritengo sia un’azione di “pura cattiveria” al limite della perversione: come si fa a preferire una meta rispetto ad un’altra? come si riesce a dire questa città mi è piaciuta più di altre? per me è impossibile!
Probabilmente sarò banale ma credo fortemente che ogni viaggio porti con se una ricchezza unica, includendo in questo bagaglio tutto ciò che lo riguarda: dal raccogliere le informazioni prima della partenza e sperimentare l’eccitazione, al vedere le aspettative pienamente ripagate od anche fortemente deluse, dal vivere delle esperienze che non ti saresti aspettato o anche solo avere degli spiacevoli inconvenienti che ti fanno crescere, fino alla malinconia che ti prende al momento del ritorno a casa. Persino una città o una meta che non ci piace o ci delude può essere un luogo speciale perchè servirà ad apprezzare ancora di più la prossima e senza la delusione della prima non si sarebbe potuto godere appieno della seconda!
Se ripenso solo ai viaggi del 2015 mi viene in mente quanto sia stato bello passare un weekend a Berlino e a Praga: Berlino è una città che avevo visto in maniera veloce anni fa ed avevo tantissima voglia di visitarla con altri occhi, è una città moderna, forte, dura con un fascino peculiare; non so ancora se è entrata nel mio cuore ma persiste la voglia di tornarci ed approfondire questa conoscenza e questa voglia in sè vale più di tutto. Praga è il fascino povero bohémien, più dolce e delicato, con una punta di intellettualità: ti avvolge dolcemente e non può far altro che imprimersi nel tuo cuore: è stato bello visitarla con mio figlio e scoprire il lato familiare della città di Kafka.
Se, invece, dovessi scegliere il luogo del mio cuore dei viaggi fatti con mio figlio fino adesso direi assolutamente Miami, un viaggio fantastico fatto a Natale quando mio figlio aveva 18 mesi: ricordo le preoccupazioni prima del viaggio, i preparativi, i timori e le grandi aspettative, ripenso alla fatica ma anche alla gioia immensa di fare un primo viaggio intercontinentale con lui; mi tornano in mente l’emozione di trascorrere per la prima volta in vita mia la vigilia di Natale al caldo al mare e lo stupore (misto a goia eh!) per il fatto che il 31 Dicembre sera mio figlio abbia dormito dalle 19.30 della sera alle 8. 30 del giorno dopo (lo so ha dell’incredibile…). Una città così solare (in tutti i sensi…), rilassata, allegra.
Mentre nel caso volessi scegliere il mio viaggio speciale in assoluto per la diversità di
cultura e di tradizioni non potrei che parlare del tour di Laos, Cambogia e Vietnam: un’esperienza diversa da tutte le altre, ricca di stupore, emozioni, nuove conoscenze e soprattutto fatta di tante occasioni di crescita. Ciò che ha reso unico questo viaggio, oltre chiaramente la visione di panorami mozzafiato, è stato in particolar modo la possibilità di venire a contatto con una cultura completamente diversa dalla mia. Più che un viaggio, una vera occasione di formazione personale fatta di chiacchiere con i monaci, osservazione delle loro usanze e delle loro credenze, sperimentazione del loro cibo e di tanto altro ancora.
Se, continuando, poi volessi scegliere le mie mete per il lato umano, ripensando a quei luoghi in cui ho conosciuto o ho avuto l’occasione di rincontrare amici del luogo, mi verrebbero subito in mente Chicago, dove feci un giro sul fiume per scoprire il lato architettonico della città con una coppia “locale”, a Hong Kong dove rincontrai dei cari amici che ci vivevano, a Marsiglia dove dei marsigliesi “doc” ci fecero da “Ciceroni”.
La verità, dunque, è che non ho un luogo che mi ha fatto battere il cuore più di altri ed, anzi, quando ho letto il tema dell’iniziativa la prima cosa che mi è venuta in mente è una splendida poesia di Nazim Hikmet del 1942:
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Ed a proposito di figli, se al contrario dovessi rispondere al secondo quesito ossia il regalo che mi ha fatto battere il cuore, i dubbi mi si dipanerebbero subito: nel 2013 mio figlio Baby P. e per il 2015? La bimba che aspetto e la sorellina che Baby P. avrà! Credo sia questo il viaggio più bello che mi attende.
Questo post sostiene la Fondazione Mission Bambini che nel weekend del 12 e 13 dicembre sarà con i suoi volontari nelle piazze di tutta Italia per dar vita all’evento “Le piazze del cuore”. I fondi raccolti serviranno ad operare 100 bambini nati con una grave malattia al cuore in un Paese povero. Scopri la piazza più vicina su www.missionbambini.org. Segui #amicidelcuore.
MA che meravigliosissima notizia!!!!!! L’ultima foto è stupenda e piena di amore
Auguri!!! La tua nuova gravidanza sarà un viaggio bellissimo! E questa foto fa assaporare la dolcezza e l’emozione della partenza! Un abbraccio
Ma che bella notiziaaaaaaaaaa!!
Augurissimiiiiiiii
Grazieeee! Sì una nuova piccola viaggiatrice in arrivo ?? tu come stai? Un abbraccio
che emozione… sei bellissima!
Grazie tesoro… Peccato non vivere questo momento insieme ?