5 motivi per (non) viaggiare con due bambini e la vera ragione per farlo
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Il tempo con i bimbi vola, è risaputo: anzi io personalmente credo sia uno strano fenomeno. Le giornate sembrano interminabili e poi ci si ferma un secondo e ci si accorge che invece tutto è durato un battito di ciglia. Questo, quanto meno, è la sensazione che ho provato con Baby P. e che si ripete con Sister A.: sembra ieri che è nata, sempre ieri che riempiva le mie serate con simpatici pianti isterici da colichette (o qualsiasi altra cosa sia stata) e puff già ora ha quasi quattro mesi, si rigira nel letto, gorgoglia, si guarda intorno e si illumina guardando il fratello.
In questi quattro mesi sto facendo un corso accelerato di pazienza (in primis!) e di ottimizzazione dell’organizzazione in viaggio visto che già abbiamo fatto i nostri primi piccoli viaggetti e ce ne aspettano a breve altri.
In questo periodo di rodaggio ecco le 5 riflessioni che ho fatto e che mi hanno portato a pensare….
1. Chi ha tempo non aspetti tempo!
Lo avevo letto e me lo avevano detto in tanti ma sperimentarlo è tutta un’altra cosa: se vi sembra di avere poco tempo con un bambino, con due bambini diventa un lontano ricordo (non oso immaginare con tre o quattro…). Immaginate fare qualsiasi cosa dal concepire il viaggio, ad organizzarlo al fare le valigie con due bambini, diventano delle attività collaterali da fare quando i pargoli dormono ENTRAMBI e lì sta il bello…trovatelo un momento in cui dormono entrambi per più di mezz’ora di seguito 😉
2. Trovare una camera per la nuova famiglia si complica…
Prima eravamo una coppia con un pargolo da poter anche includere nel letto con noi o portarlo come “borsetta” da qualche parte, ora il pargolo è cresciuto e ce n’è un altro annesso: se prima quindi bastava una classica camera matrimoniale (e il pargolo si includeva con un sorriso accogliente) adesso i giochi sono finiti e quando si specificano che i bimbi sono due il sorriso è meno caldo, il sopracciglio sollevato e il viso più tirato. Il tutto si conclude con un “ah quindi avete bisogno di una quadrupla…” (che, a dirla tutta, ha anche una nota razzista).
3. Money money
Eh già purtroppo anche il budget lievita: prima si trattava di un piccolo extra alle spese di coppia, il primogenito rientrava nella fascia 0 – 2 anni e la maggior parte dei servizi erano gratis. Adesso il neonato è amaramente diventato un BAMBINO e in più c’è un altro neonato (e il tempo che ci vorrà per farlo passare a stato di bambino volerà forse più che con il primo!). Così come si passa da una camera doppia a quadrupla, anche il prezzo raddoppia allo stesso modo..
4. Valigie? Parliamone!
Ed anche in questo caso le cose si complicano: se pensate di esservi ormai rodati con il primogenito ora tocca fare uno sforzo di memoria per ricordare TUTTO quello che portavate quando si partiva con il neonato….no dai davvero ricominciamo con i pannolini? Ah giusto gli accessori del bagnetto! E il seggiolino per sederlo? Serve la culletta, cavoli! Ma quando finisce questa fase? L’unica parte divertente è che più si va avanti e più se ne inventano per risparmiare lo spazio (dalla nascita di Sister A. ho già comprato vaschetta gonfiabile, culletta pop up, Duccio sterilizza ciuccio da viaggio e ancora non l’ho svezzata!?)
5. Seggiolini viaggi on the road e ora che si fa?
Per il nostro viaggio a Miami con Baby P. abbiamo fatto gli splendidi e abbiamo inviato il nostro seggiolino auto direttamente a destinazione con i bagagli (ne avevo parlato nel post Vademecum per genitori in viaggio con bambini per la Florida): a chi mi chiedeva, rispondevo, con tono altezzoso, che era comodo e soprattutto più igienico portarsi il proprio e ora? Ne mandiamo due? (pensate sempre poi a chi ha più di due figli…). Per il nostro on the road in Danimarca che ci aspetta a breve sono ancora indecisa se, appunto, spedire due seggiolini (tenderei ad escluderlo), affittare la macchina con seggiolino incluso, prenderne uno gonfiabile per il “grande” (che poi tanto grande non è)…idee?
Dopo avervi terrorizzato in maniera considerevole sull’organizzazione dei viaggi con due bambini, anche per un discorso “politically correct” vorrei comunque lasciarvi con una nota allegra e segnalarvi l’aspetto positivo che ho colto allo stato attuale e che comunque vince su tutto (poi magari ne riparliamo tra un po’…)
Come ho già scritto Sister A. sta per compiere 4 mesi: ancora chiaramente non parla, non riesce ancora a stare seduta, si limita a fare pernacchie e a gorgogliare, osserva attenta e appare serena; quando fa capolino il fratello si illumina, lo osserva incantata e sorride felice. Lui ne è orgoglioso, la accarezza, dice che le vuole bene e che lei è la sua principessa.
Ecco questo momento di incanto, questa scintilla che scatta e che dura pochissimo ma abbastanza per apprezzarne la meraviglia, questo miracolo è quello che da’ la forza per fare tutto.
Pensare di portarli entrambi a scoprire il mondo, lasciare che loro lo osservino insieme, tenendosi la mano, è il motore più forte di tutti. E quando in viaggio crollerò distrutta dalla stanchezza (perché accadrà sicuramente) mi concentrerò su questa scintilla che ha del magico…
Il mio rispetto… io ancora cerco di capire come adattarmi ad uno…e sta per entrare nella famosa fase da tripla con budget di vacanza maggiorato 🙂
La fase tripla è durissima 😀 che dire tante gioe ma anche tanti dolori 😉 Un bacio
Ciao Lucrezia, l’ultima parte del tuo post mi ha emozionata. Io non ho mai temuto i viaggi con mia figlia, ma devo ammettere che pensare di moltiplicare tutto per due un pochino mi frena l’entusiasmo. Certo, come dici tu probabilmente quando sarà il mio turno avranno già inventato mille e più cose per risolvere i piccoli problemi di organizzazione perciò è bene non angustiarsi e pensare a quando Adele verrà guardata da qualcun’altro/altra con lo stesso amore con cui oggi la tua piccola guarda il fratello. Un abbraccio, Marta
eh già concentriamoci sui gudgets e sull’amore fraterno perchè se diamo un’occhiata al budget ci dice male 😛 Sono contenta che il mio post ti abbia emozionata e grazie per avermi lasciato il commento 😀
Noi siamo lievitati a 2+3 da un anno e organizzare le vacanze per non andare troppo in alto con il budget è un vero e proprio lavoro che mi appioppo io quando i due grandi sono all’asilo e il piccolo dorme.
Con grande pazienza per lo spulciamento selvaggio sul web e tanto spirito d’adattamento riusciamo a farci anche i nostri signori viaggi!
ma siete lievitati a 2 + 3 nel senso che prima eravate 2 + 1? (nel senso di gemelli o qualcosa del genere?) comunque hai ragione, in tal caso ci vuole molta pazienza ma applicandosi (come le mamme sanno fare) si riesce anche in questo!