In aereo da sola con bambino: il nostro primo volo!
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In fondo lo hai sempre saputo, ma hai fatto finta che non fosse vero, magari hai fatto anche la spavalda mostrando supponenza…sto parlando del fatto che viaggiare in aereo in due con un bambino non è come viaggiare da soli con un pargolo scalpitante!
Come sapete Baby P. ha una carriera di tutto rispetto in termini di aerei presi: numerosi voli nazionali, un’invidiabile quantità di tratte internazionali e persino una meta intercontinentale. Ve ne ho parlato, vi ho dato consigli, dritte e raccomandazioni: tutto questo dall’alto della mia sicurezza di coppia che vola con il proprio figlio, eh si…perchè tutti in tutti questi viaggi c’era sempre la costante e rassicurante presenza di Sir G.
Da poco invece ho sperimentato l’ebbrezza di volare in aereo da sola con bambino, il mio primo volo di “mamma sola” con nanetto di 2 anni: sufficientemente autonomo per voler essere in costante movimento, giustamente richiedente un continuo ed efficace servizio di intrattenimento e senza alcuna voglia di concedere una minima pausa.
Normalmente sono io che mi occupo di portare il necessario per mio figlio (dai viveri agli “strumenti” di intrattenimento), sempre io che tendenzialmente gestisco il piccolo in volo e ancora io ad essere pronta per capricci-bisogni-necessità ma la presenza dell’”uomo accanto” è fondamentale: sono in grado di fare tutto ciò che ho descritto perchè è il papà che si occupa di trascinare valigie, borse e borsette, lui si occupa della parte “gestionale” e dei “fardelli”, e poi ovviamente mi concede pause da mio figlio intrattenendolo e un salvagente sicuro nel caso io abbia momenti di cedimento o un semplice bisogno di andare al bagno.
Può non sembrare tantissimo ma vi assicuro che quando, invece, non hai questo supporto cambia tutto, lo capisci bene solo quando lo sperimenti come è successo a me!
In aereo da sola con bambino – le prime reazioni
L’occasione si è presentata durante il nostro ultimo weekend a Praga: Sir G. si trovava già lì per lavoro e quindi io e Baby P. lo abbiamo raggiunto prendendo appunto il nostro primo volo senza papà.
Voglio essere onesta: dopo aver acquistato il biglietto, il mio primo pensiero è stato “E ora come faccio? Sarò in grado di fare questo viaggio da mamma sola e di gestire tutte le pulsioni di un bimbo di due anni?” ma l’entusiasmo e l’adrenalina da nuova meta da scoprire hanno presto soppiantato tutti i miei timori .
Sono passata quindi al secondo stato emotivo: “ok ora razionalizziamo e organizziamo al meglio questa trasferta”.
In aereo da sola con bambino – i capisaldi fondamentali
Ho passato in rassegna tutti i nostri voli, ho osservato mio figlio mentre correva e saltava (con una goccia di sudore che mi scorreva sul viso), ho fatto un calcolo dei bagagli che avremmo avuto e mi sono posta quindi alcuni capisaldi fondamentali:
- Devo avere le mani libere per seguire tutti i movimenti di mio figlio: ho quindi optato per spedire il bagaglio e portarmi solo uno zaino a spalle dove avrei infilato tutto;
- In aeroporto il passeggino mi rallenta: ho scelto di spedire anche il passeggino da subito (considerando anche che Baby P. non lo ama) e di munirmi di marsupio;
- Non devo essere a corto di cartucce ovvero devo avere tutte le forme di intrattenimento possibili: in ordine sparso mi sono portata libricini (numero 3), i-pad (per video e ebook), animaletti (numero 3), fogli e matite colorate, macchinine (numero 2), viveri (snacks, frutta, lecca lecca, succhi di frutta). Mi pare sia tutto.
Tutti e 3 i capisaldi si sono rivelati essere punti vincenti: avere le mani libere mi ha dato la possibilità di assecondare le esigenze di mio figlio e anche di avere io una maggiore serenità, portare mio figlio nel marsupio mi ha consentito di superare il controllo in maniera “non traumatica” ed anche il ritiro dei bagagli è stato indolore ed infine le “cartucce intrattenimento” mi hanno permesso di distrarlo a sufficienza.
In aereo da sola con bambino – incidente di percorso
Durante il volo c’è stato un piccolo momento di “panico” quando l’hostess, passando con il carrello dei prodotti in vendita, ci ha mostrato l’orsetto Gulliver e mio figlio ha urlato “siiii”, lei entusiasta ha prontamente ribattuto “maschietto o femminuccia?” e alla risposta decisa di mio figlio “’schietto” non ho saputo resistere, oltretutto avevo una platea che mi guardava sorridente in attesa che lo acquistassi…morale della favola: alla modica cifra di 15€ (!?) ci siamo ritrovati con un orsetto di peluche che mio figlio avrà considerato per circa 5 minuti in tutto (non del volo ma della sua vita…)
In aereo da sola con bambino – Conclusioni
Dopo questa esperienza intensa, il volo di ritorno con il papà mi è sembrato davvero una passeggiata ma devo anche ammettere che l’essere riuscita in maniera “indolore” ad affrontare il volo in aereo da sola con mio figlio mi ha riempito di una soddisfazione che non pensavo avrei provato.
Viaggiare da sola con lui è stata una dimensione nuova che, se da prima mi ha spaventato un po’, poi invece si è rivelata essere elettrizzante! Ora sono pronta per un’altro volo da sola con lui…che dite punto più ad una tratta intercontinentale? 🙂
Anch’io ho fatto questa esperienza quando il mio bimbo aveva poco più di due anni… è stata faticosa soprattutto mentre eravamo in attesa all’aeroporto (dove molte persone si sono offerte di aiutarmi nell’intrattenere mio figlio. Poi, il cielo ha voluto, che durante le due ore scarse di volo il mio pargolo dormisse per quasi tutto il tempo, questo mi ha permesso di tirare il fiato. Ora ha un’altra età e quindi è più facile però, come scrivi anche tu, avere il supporto del proprio compagno è sempre una manna dal cielo 🙂
ottimo che ha dormito…quando succede sembra un miracolo! io credo sia tutta questione di organizzazione ed esperienza: ho visto mamme da sole anche con 2 figli quindi sicuramente dsi può fare… ma ecco bisogna passarci 😉
Bravissima! io oggi pomeriggio prenderò da sola il primo “trenoregionaledivenerdìpomeriggiopreponteromanoversoilmare” con il coetanissimo Filippo, speriamo bene!! 🙂
eheheh anche il treno può dare le sue soddisfazioni: pensa che belle corse si può fare lungo il binario 😉 certo che prima o poi questo coetanissimi dovremmo farli incontrare eh!! Grazie per il commento 😀
Grande!!!! E come si dice “buona la prima 🙂 ” Noi invece ancora niente aereo ma arriverà arriverà!! Devo a questo punto andare a leggere il post di cui parlavi!! Ciao!
Grazie per aver lasciato il commento 🙂 si esatto “buona la prima” e adesso e’ tutto in discesa 😉 allora tienimi aggiornata su quando prendete il primo aereo, ci conto 😀
Daje Lucrezia!! Sei stata bravissima! Noi ancora non siamo esperti di aereo ma ho viaggiato tante, tantissime volte in treno da sola con Poldino. Viaggi dalle 3 alle 5 ore. Se quando era in carrozzina era quasi una pacchia ora che non si ferma un attimo adottò alcune strategie: 1)farlo stancare tantissimo prima della partenza così crolla dopo 2)come te portare tutto l’occorrente per l’intrattenimento, dagli snaks alle cannucce che adora 3)pregare tutti gli dei greci
Secondo me se esci da un viaggio di 3/5 ore con poldino in treno puoi comunque sentirti un’eroina e vincere l’impossibile 😉 io ho piu’ esperienza in aereo ma meno in treno. Comunque delle tre strategie “vincenti” che mi hai segnalato quella che batte tutte e che direi e’ una costante per tutti i tipi di viaggi e’ la terza “pregare tutti gli dei greci” 😀
Ho visto il post su FB e non ho resistito! Mia moglie e mia figlia dovranno prendere il primo aereo della loro vita insieme da sole a Dicembre.. (sono un pessimo padre lo so!!) Le girerò questo articolo! 😀
ahahah grande! dove vanno di bello? be’ il vostro e’ piccolino (non so l’eta’ esatta ma ho visto la foto) quindi per certe cose e’ piu’ facile (tutta la parte dell’intrattenimento non c’e’)…l’importante e’ che la madre sia tranquilla e vedrai che sara’ facile… altrimenti non resta che seguire il consiglio di Ominouovo nel commento precedente e “pregare tutti gli dei greci” LOL P.S> no dai non sei un pessimo padre!
Noi abbiamo iniziato presto ad esser soli sull’aereo versione mamma/bimbo. Tanti i voli da/per la Calabria senza aiuto, e sono andati tutti benissimo! Quello di cui ho miglior ricordo è senza dubbio il volo mamma/bimbo di fine agosto 2015. Lui aveva appena compiuto due anni, quindi la prima volta con il suo posto personale. Un po’ di impaccio per me (che ad esempio non credevo che dovesse usare la cintura degli adulti) e grande entusiasmo per lui, che è stato attaccato al finestrino per tutto il viaggio!
Lo sai che anche io la prima volta in cui Baby P. aveva un posto tutto per lui ero emozionatissima? eccon non e’ stato facilissimo farlo stare seduto al decollo e all’atterraggio ma e’ stato bellissimo vederlo nel suo posto assegnato da piccolo viaggiatore professionista 😉 Ad ogni modo lo so che il tuo ciccino e’ un “professionista seriale” di volo in aereo 😀
Ciao a tutte, ho un bambino di 2 anni e vivo a Sydney. Tra poco piu’ di due mesi dovro’ affrontare il viaggio di rientro in Italia da sola perche’ mio marito, per ragioni lavorative, puo’ raggiungerci solo dopo. Il piccolo viaggia da sempre e ha gia’ affrontato piu’ volte la lunga tratta Australia-Italia ( c.ca 27 ore )ma papa’ era sempre con noi e l’aiuto era notevole 🙂
Tutti i consigli sono ben accetti, grazie in anticipo
Ciao a tutti
Chiara
Ciao Chiara, si capisco che l’aiuto del papà è fondamentale, come ho scritto in questo articolo e che a 2 anni non è facilissimo tenere impegnato un bimbo per 27 ore. Sicuramente ti direi di portarti diversi generi di intrattenimento (libri, giochini, ipad per i giochini, fogli per disegnare e chiaramente snack!). Se ti fa piacere comunque scrivo un post su facebook e chiedo consiglio anche alle altre mamme blogger viaggiatrici! Questa è la pagina facebook del blog: https://www.facebook.com/peekabootravelbaby/ : contattami cosí facciamo un sondaggio! 😉 Un abbraccio!