Io, #familyreporter: ecco com’è andata!
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Giorni fa vi avevo anticipato che Around Family mi aveva selezionato come #familyreporter e mi aveva proposto di andare al Family Hotel Baltic di Giulianova in Abruzzo per testare i servizi offerti alle famiglie: vi racconto com’è andata e se ne è valsa la pena.
Siamo partiti alla volta dell’Hotel Baltic un comodo venerdì di esodo: il 6 Settembre, all’uscita dal lavoro, in concomitanza con tanti altri viaggiatori del weekend. Eravamo preparati al traffico, ci siamo attrezzati con musica, libri ed entusiasmo ma il tragitto è comunque durato più del previsto: in “sole” 4 ore siamo arrivati a destinazione partendo da Roma e percorrendo un tragitto che normalmente richiede un tempo di 2 orette ad una velocità media di 80km/h. Mio figlio? Isterico, ça va sans dire!
Ad accoglierci però abbiamo trovato un pasto caldo come dei poveri mendicanti: avevo avvisato che eravamo in ritardo e per fortuna il ristorante si era organizzato per servirci al meglio.
Uno dei servizi family che abbiamo subito sperimentato è stato quindi quello della ristorazione: per i bambini era previsto un menù a parte, con pasti pensati e realizzati a loro misura. Indi pastina e cotoletta di pesce per Baby P., ravioli e filetto per noi e ci siamo assicurati la “pancia piena” e un bello stato di appagamento.
Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a partecipare alla baby dance (ma a breve ne parleremo, non vi preoccupate!) però siamo riusciti a goderci la favola della buona notte: il momento fiaba prima della nanna mi è piaciuto molto. Ci siamo raccolti intorno ad una ragazza sorridente che ha interpretato in maniera ineccepibile il “Piccolo Bruco Maisazio” e ci siamo concessi una bella tazza di latte con occhi già sonnecchianti: certo, soprassederei magari sul fatto che Baby P. non ama il latte e me l’abbia gentilmente restituito (tipo “restituzione al mittente”) e sul fatto che Sir G. abbia ripiegato su un più attivo giro nei gokarts.
La serata si è comunque conclusa nel migliore dei modi e io mi sono anche premiata con una tazza di tisana a cui avevo diritto 24 ore su 24 grazie alla formula che mi avevano riservato (e forse io solo per quella possibilità di avere tisane “a go go” ero già stata conquistata: un po’ come nel film Jerry Maguire in cui lui dopo averla salutata le fa una bellissima dichiarazione d’amore e lei risponde “Mi avevi già convinto al ciao!”).
Il giorno dopo freschi e riposati ci siamo svegliati carichi e pieni di entusiasmo per la giornata: ci ha creduto qualcuno? Volete sapere la verità?
Come ogni mattina avrei voluto restare a dormire almeno altre 10 ore nel letto ma alle 7.30 spaccate mio figlio ha iniziato a dare chiari segnali di volersi alzare. Mi sono alzata in trance, l’ho preso in braccio e l’ho “riposto” nel lettone con noi nella vana speranza che potessimo fare la famiglia del Mulino Bianco che si stiracchia, si abbraccia e si ama in maniera pacata ma lui dopo solo 2 secondi è sceso dal letto e con la manina mi ha “invitato” ad alzarmi mostrando chiari segnali di irritazione quando non ha notato una pronta collaborazione dal mio lato. Lui, senza pietà e io così assonnata e pigra.
In un modo o nell’altro abbiamo comunque fatto partire questa giornata non proprio soleggiata: dopo una colazione ricca, Baby P. è stato costretto a scegliere se giocare nella sala giochi all’interno dell’hotel, nel parco giochi all’esterno dell’hotel, nell’area giochi sulla spiaggia o se optare per l’animazione (in uno spazio recintato per i più piccoli) in riva al mare! L’ho visto seriamente provato ed ero quasi dispiaciuta per lui: come Don Abbondio ho optato per il “quieto vivere”, gli ho fatto sperimentare tutto e credo che quel giorno Baby P. abbia pensato veramente che io fossi la mamma migliore al mondo!
La mattinata è trascorsa così tra giochi, schizzi, frutta fresca e sorrisi.
Dopo il pranzo poi papà e figlio si sono voluti concedere una pennichella in stanza, io “non paga” ho partecipato ad una dimostrazione su come portare la fascia ad anelli: l’incontro si è rivelato essere un’ottima occasione di scambio opinioni tra mamme e di approfondimento di alcune tematiche relative soprattutto al modo in cui i bambini si confrontano con il mondo reale nella lore crescita.
Da quel momento in poi si è rafforzato il mio timore che l“Hotel Baltic ci stesse mettendo all’ingrasso per poi mangiarci alla fine”: eh sì perchè oltre ad offrirci una non parca merenda (ciambelle, succhi di frutta, yogurt ecc.) alle 18 è stato anche allestito un grasso aperitivo campagnolo fatto di pizza bianca e mortatella, bruschetta e vino rosso! Io ho voluto rischiare e ho mangiato tutto, pesino Baby P. ha assaggiato la pizza bianca…ho pensato che al massimo avrei affrontato il lupo ma non potevo non provare quel ben di dio!
Ed eccolo arrivato: il momento tanto atteso (da Baby P.) la baby dance!
Animatori sul palco, bambini in gruppo a ripetere i movimenti ritmici e Baby P. in visibilio. Canzoni degli animali con annessi versi, indiani e relativi richiami, ululati, ruggiti, urletti e saltini: un paradiso per mio figlio e un incubo per noi genitori che già ci prefiguravamo il resto della nottata con bambino elettrico. Vi racconto solo che, una volta tornati in stanza, Baby P. danzava al ritmo della serranda che veniva abbassata, figuratevi il resto!
Il giorno dopo siamo andati alla scoperta del territorio e, dopo un piccolo sondaggio sui social, la meta selezionata è stata Civitella di Tronto e la sua meravigliosa Fortezza.
Abbiamo fatto dapprima un giro del piccolo centro medievale di Civitella: un gioiellino ben tenuto e una scoperta inaspettata. Poi abbiamo proseguito verso la splendida Fortezza arroccata: la visita è stata resa ancora più speciale dalla presenza di Natascia di A tea for u e dalla sua “chiassosa” famiglia (come la definisce lei!).
La Fortezza, situata a 600m slm, è una delle più grandi e importanti opere di ingegneria militare d’Europa. L’edificio, vanto architettonico del paese, è uno dei castelli più contesi della storia d’Abruzzo.
Natascia ci ha raccontato che una volta all’anno organizzano una cena a tema medievale in costume e durante la quale si mangia con le mani (“alla medievale“, appunto..): io ho subito immaginato Baby P. perfettamente calato in quel contesto…in fondo le urla e l’utilizzo delle mani per mangiare per lui sono piuttosto naturali!
Una vista meravigliosa, un panorama mozzafiato, un cracker rubato (grazie Natascia!) e via di nuovo nel nostro amato Hotel Baltic dove mi aspettava un ultimo appuntamento: un incontro sui libri per bambini tenuto da Margherita, volontaria (tra le tante altre mille “expertise”) di Nati per Leggere di cui l’hotel è sponsor.
Questa occasione si è rivelata essere utile e soprattutto interessante: ci hanno edotto su alcuni principi fondamentali, mostrato dei libri adatti a seconda della fascia di età, consigliato su come far appassionare i nostri pargoli al meraviglioso mondo della lettura e ovviamente è stato letto qualche libro mostrandoci come riuscire a coinvolgere i piccoli.
Questo weekend, che per quanto era stato intenso mi era sembrato un mese, volgeva al suo termine. Rientravamo a casa appagati, riposati (soprattutto il papà!) e sereni, grati ad Around Family per questa opportunità e all’Hotel Baltic per averci coccolato fino all’ultimo.
P.S. Ho dimenticato di precisare che durante la Baby Dance spiccavano le donzi ballerine di una piccola scatenata…Sissi direttamente da Sissiworld.
Informazioni utili:
L’Hotel Baltic si trova a Giulianova Lido (TE), in Abruzzo, sul Lungomare Zara. È raggiungibile in macchina percorrendo l’autostrada A14 ed uscendo a Val Vibrata. Dista da Pescara circa 60 km.
Pe raggiungere Civitella e la sua Fortezza si prende, tra Tortorello e Giulianova, la Bonifica del Salinello e si segue fino a raggiungere la meta dopo circa 26 km.
L’Hotel è aperto da maggio a settembre.
L’Hotel è inteso soprattutto per soggiorni settimanali: le attività e l’accoglienza sono sviluppati in tal senso.
PRO:
Il principale punto di forza, per quanto riguarda la mia famiglia, è stato sicuramente la presenza di Francesca Verdecchia che ha organizzato tutto il nostro soggiorno: senza di lei non sarebbe stato lo stesso.
Come illustrato, l’Hotel offre una gamma completa di servizi family friendly e questo permette veramente di far “scatenare” i bimbi e riposare i genitori (soprattutto se i bambini sono più grandicelli). Segnalo in particolare: la spiaggia privata, gli spettacoli del Palcobaleno, le attività in piscina e l’animazione. Una nota di merito alla ristorazione e alla gentilezza del maître e dei camerieri: cucina ottima per adulti e bambini, orari flessibili.
CONTRO
Alcune stanze sono un po’ piccole: per le famiglie numerose consiglio di chiedere di soggiornare nelle camere del quinto piano che sono più grandi o presso i residence Baltic. Stesso dirscorso vale per la doccia che era un po’ piccola.
La camera dove ho pernottato al quarto piano era un po’ rumorosa ma il personale era sempre attento affinchè non ci fossero troppi schiamazzi.
Link utili:
http://www.hotelbaltic.com/
https://www.facebook.com/groups/41967822131
http://www.fortezzadicivitella.it/
http://aroundfamily.it/
http://www.natiperleggere.it/
Bene, mi sembra sia stato un weekend molto, molto intenso! A me i Family Hotel spaventano sempre un po’, ma dopo il tuo racconto ho un po’ meno paura 😉
(Ma perché a noi mamme dormigione-wanna-be arrivano figli che la mattina non sanno cosa siano il sonno o la pietà?)
si prima di questo neanche io avevo mai sperimentato un vero family hotel ma insomma se sono tutti cosi’ non sono poi cosi’ male ;D eheheh deve essere la maledizione del sonno 😉
Ciao Lucrezia,
da come ne parli sembra un bel posto. Che bello il tuo bimbo 😉
a presto e buona serata
era la mia prima esperienza in un vero family hotel e devo dire che mi sono trovata benissimo, quindi se ti capita… ! grazie per il complimento a Baby P., molto apprezzato 😉
Anch’io non amo i family hotel, ma tu fai davvero venire voglia di provarli: ci andiamo assieme?!? 😉
si volentieri! scegliamo un family hotel e vengo subito 😉 P.S. In effetti uesto Baltic non e’ niente male…
Finalmente sono riuscita a leggerti con attenzione!!! Fiera di essere tua collega familyreporter!! Direi che te la sei cavata alla grande, abbiamo avuto una bella opportunità. Anche io, come te, ho faticato molto a trovare i lati negativi. Ero partita prevenuta, ammetto che per me family hotel significava impostazione alla villaggio turistico che non è proprio il mio genere, invece mi sono ricreduta!
Ps: i nostri bimbi si scatenano allo stesso modo, prima o poi dovremo farli conoscere!
si anche io come ho gia’ scritto non amo i family hotel e non andrei sempre in questo tipo di hotel: mi piace viaggaire un po’ di piu’ all’avventura ed andare alla scoperta ma ogni tanto una pausa ci vuole e l’hotel baltic e’ un bel posto dove farla 😉 “fierissima” anche io di essere tua collega 😀 P.S. si catenano tanto e mangiano poco…proprio molto simili (che poi dovre troveranno le energie 😉
che bell’esperienza e soprautto la parte cibarie 🙂 la formula villaggio tutto compreso come la tua compagna di avventure valigia e passeggino non mi è mai piaiuta molto. ma devo dirvi che mi son ricreduta ques’estate. .avventure sì! ma a volte è bello anche riposarsi e andare in una struttura dove i bambini sono ben accolti e i genitori coccolati ..di certo una buona soluzione di relax e riposo ..
bacini al tuo piccolotto
ali
Ciao amica 🙂 si anche se breve e’ stata una bella esperienza: sono d’accordo con te l’avventura viene sempre prima di tutto ma ogni tanto serve una “tregua” 😀 bacini alla tua piccolina