Istanti di Viaggio e Note Musicali
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Viaggi e Colonna Sonora: un binomio perfetto, si sa. O quantomeno lo sono per me.
È per questo che associo ogni città visitata ad una canzone.
È per questo che ho iniziato la rubrica Viaggi e Canzoni sul blog MAM.
È per questo che voglio dedicare a questo tema un post nel mio blog.
Sul blog MAM parlo dei miei viaggi con Baby P. e vi racconto della musica ascoltata, invece in questo post scelgo di parlare delle mete che ho visitato “prima”, dove ancora non ho portato Baby P. e scelgo le città più significative, scelgo gli attimi unici e scelgo di trascinarvi con me al ritmo pop dei R.E.M. ma anche a quello del genere francese di Edith Piaf e poi...scoprite sotto la mia colonna sonora!
NEW YORK
Parto “alla grande” con la metropoli che non dorme mai, la grande mela. A NY sono stata 5 volte e l’ho amata sempre di più: ho pattinato al Rockfeller Center ma anche a Central Park, ho cenato su un battello sull’Hudson, ho fatto un brunch al Meatpacking District, mangiato l’hot dog di Nathan’s e sognato al Luna Park di Coney Island (vi dice niente il film Big?), visitato il Plaza Hotel (quando era ancora un hotel) e pensato alla scena finale di “Come eravamo” (ma anche Sex and the city eh!), visto un Coro Gospel ad Harlem, tifato ad una partita dei New York Rangers al Madison Square Garden ecc. ecc.
Mentre prendevo l’underground e mi perdevo nell’immensità di questa città pensavo a Big City Life dei Mattafix (anche se il gruppo è inglese!). Travolta dalla frenesia della Grande Mela mi è venuta in mente Rhapsody in blue di George Gershwin. Durante le trasferte mi ritrovavo spesso a canticchiare “Englishmen in New York”. Ovviamente andando via ho salutato Gotham City con “Leaving New York” dei R.E.M. in fondo come recita la canzone “Leaving New York is never easy”.
ISTANBUL
Ho un caro amico che vive a Istanbul e siamo andati a trovarlo due volte: è grazie a lui se siamo riusciti ad innamorarci di questa affascinante città divisa dal fiume Bosforo tra continente europeo ed asiatico, dei suoi colori al tramonto, dei profumi e degli aromi, della sua cultura e della sua gente. Con lui abbiamo visitato la parte storica le sue incantevoli moschee, Palazzo Topkapi, la Basilica della Cisterna, il Grand Bazar, ma siamo stati anche in una piscina in mezzo al Bosforo, abbiamo cenato al 360, abbiamo deliziato il palato con kebap e humus e abbiamo percorso il lungomare di Bebek (letteralmente: bambino) ascoltando incessanti preghiere alla radio.
Per prepararci al nostro arrivo abbiamo ascoltato Istanbul dei Litfiba e Venezia – Istanbul di Franco Battiato. Io ho imparato a memoria il testo de La viaggiatrice (Bisanzio) di Patty Pravo. Ovviamente nei locali ci siamo ritrovati anche a battere il piede al ritmo della musica folk turca!
BRUXELLES
Per chi come me ama la musica francese, Jacques Brel, Magritte e le patatine fritte una visita era d’obbligo. La città è piccola e si visita tranquillamente in 1 o 2 giorni ma il ricordo che ci ha lasciato è stato piacevole: ho apprezzato il ritmo, le note di sottofondo, la birra belga, il museo di Magritte, la curiosa statua del Manneken Pis e i sorrisi della gente. Tutto sommato una piacevole scoperta. La mia Colonna Sonora d’obbligo: Jacque Brel ma anche Edith Piaf, Charles Trenet, Francoise Hardy, Henri Dès e le contemporanee Brigitte (vi consiglio Je veux un enfant dedicata proprio alle difficoltà di restare incinta!).
EDIMBURGO
I miei ricordi di Edimburgo sono sempre velati un po’ da malinconia: sono stata in questa città 4 mesi circa. L’ho amata ma un po’ odiata perché mi mancavano gli affetti e a volte mi sentivo un po’ sola. La capitale della Scozia è indubbiamente un po’ magica: io ci sono stata nel periodo invernale e di certo la neve e gli alberi di Natale hanno fatto la loro parte. Ho passeggiato lungo Princes Street centinaia di volte tra il freddo e il gelo, ho visto scozzesi ubriache sdraiate per terra, ho preso un caffè all’Elephant House dove si narra che J.K. Rowling abbia scritto il primo libro della saga di Harry Potter, mi sono seduta a riflettere all’Arthur’s Seat osservando i cigni, ho visitato il giardino botanico reale di Edimburgo e ho assaggiato l’haggis, piatto tipico a base di pecora (contrario alle mie abitudini alimentari!).
La prima canzone che mi viene in mente è “Auld Lang Syne” (in Italia nota come il Valzer delle candele): il cd. canto dell’addio è tratto da un poema scritto dallo scozzese Robert Burns ed è l’inno dell’Hogmanay, il capodanno scozzese ma in generale negli Stati Uniti è considerato la canzone della vigilia di capodanno (si sente pure nella scena finale di Harry ti presento Sally). Non posso poi non menzionare alcune cantautrici scozzesi che adoro come Karine Polwart (segnalo Strange News), Amy Macdonald e ovviamente la giovanissima Rachel Sermanni. Per la “rappresentanza maschile” nomino Paolo Nutini, Franz Ferdinand, The Fratellis, i Travis….la lista è piuttosto lunga!
HONG KONG
Arrivare a Hong Kong non è stato facile: anche se (per fortuna) in aereo non ce n’eravamo accorti, una volta atterrati abbiamo realizzato che c’era una piena tempesta in atto. I bagagli non erano arrivati in tempo e i negozi erano chiusi. Sembrava l’apocalisse, una dimensione alternativa che ha reso l’ingresso in questa città decisamente originale. Al pari di metropoli come Bangkok, Hong Kong appare molto caotica, trafficata, con un clima molto umido ma non per questo risulta una città meno affascinante o suggestiva di altre. Durante la nostra breve visita siamo riusciti a gustare i deliziosi dim sum, a prendere un te al Peninsula Hotel, a salire sul Victoria Peak con il Peak Tram (noto per la sua pendenza considerevole!) e a mangiare in cima da Bubba Gump, ed anche a vedere il Tian Tan Buddha (il Buddha Gigante!).
Purtroppo sulla musica cinese nonsono molto ferrata e a parte Lang Lang, pianista cinese di fama internazionale (si narra che abbia iniziato a suonare il pianoforte a soli due anni vedendo un episodio di Tom e Jerry!?) non me ne vengono in mente altri. Durante il viaggio abbiamo quindi optato più che altro per musica giapponese ascoltando composizioni di Ryuichi Sakamoto (fantastiche! Se non lo conoscete rimediate subito!) e di Joe Hisaishi (conosciuto per la colonna Sonora di Departures ma anche per numerosi cartoni dello Studio Ghibli!).
Vi è piaciuta la mia scelta? In quale città per prima dovrei portare Baby P. secondo voi? Anche voi avete una colonna sonora da viaggio?
Musica+viaggio: ma quanto Amore è questo post?!?
In quanti luoghi meravigliosi sei stata mia cara globetrotter, ho letto le tue parole con gli occhi luccicanti… tra tutte le méte citate, quella che mi affascina di più al momento è Edimburgo. Sarà mica colpa di Nutini? 😉
Sempre brava tu :*
Sempre dolce tu 🙂 ma perche’ non organizziamo una bella trasferta ad Edimburgo? mi piacerebbe tantissimo tornarci e portarci Baby P.! Cosi’ possiamo cantare insieme le canzoni di Paolo 😉
Quoto anche io Edimburgo e Nutini! eheh 🙂
Ma che bello questo post!!! Bella idea, bella musica e belle foto.
Un abbraccio!
Grazie, sempre apprezzati i tuoi commenti! Mi riempi di orgoglio! allora tutte ad Edimburgo?? siiii! 😀
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii <3
1. Baby P. Non potrà che essere portata a New York, per un impatto come si deve sul suo futuro da viaggiatrice: che veda fin da subito cos’è la vita!
2. Anch’io, in Oman, avevo avuto il piacere durante vari viaggi di avere come sottofondo musicale in macchina la Radio Maria locale, che cantava i versi del Corano 24 ore su 24. A un certo punto ricordo una turista che mi aveva detto, dopo un’ora di Holy Koran: “Non è che puoi chiedere all’autista di metterci un po’ di musica rock?” 🙂
3. La canzone che, su tutte, ascoltavo nei miei lunghi spostamenti in autobus in Thailandia e Malesia è stata “You’re not alone” di Mads Langer https://www.youtube.com/watch?v=Rz6AJifF3X0 Per ricordarmi che, anche se viaggiavo da sola, non ero sola: la musica era con me.
1. Baby P. e’ un maschietto, un piccolo viaggiatore 😉 non vedo l’ora di portarlo a NY, non sai quanto, ma mi sa che a capodanno si spaerera’ prima una bella Miami calda 😀
2. bello l’Oman, mai stata? bel viaggio immagino vero? mi hai fatto troppo ridere con il tuo racconto!
3. Ottima scelta, mi piace! Bel ritmo e soprattutto bel messagio 😉
Tutte fan di Nutini? 🙂
La.musica fa parte della mia vita ogni giorno e in ogni ricordo … anche io ho nelle bozze un post simile! lo finirò prima o poi!
ps. quanti bei viaggi!!!!! invidiaaaa
siii tutte ad Edimburgo da Nutini 😀 secondo me l’associazione musica + viaggi e’ vincente! dovremmo organizzare una bella occasione di incontro e scrivere a due post + soundtrack che dici?? 😀
Mi piace questa idea!!! CI STO 😉
Quando vuoi!!!
ps. ci sto anche per la gita ad Edimburgo da Nutini 😀
Bel post. Complimenti !
Grazie…i complimenti (chissa’ perche’!) sono sempre ben accetti!!! 😉
Che dolce questo post 🙂 quoto anche io Edimburgo e Nutini ihihi
Ma chissa’ com’e’ che la Scozia ha riscosso tanto successo??? tocca formare il “Nutini groupies bloggers group” 😀
Molto bello questo post! Io il cuore l’ho lasciato a Istanbul… non smetterei mai di tornarci! Però nonostante sia una grande fan di Battiato non conoscevo la canzone di cui parli… ora me la vado ad ascoltare (così la nostalgia è assicurata!).
Grazie! secondo me musica e viaggi vanno di pari passo quindi ho cercato di rendere questo binomio 😉 Istanbul è una città davvero affascinante, concordo!
Bello questo post! Mi piace un casino la canzone Istanbul dei Litfiba, è una delle mie preferite del gruppo fiorentino! 🙂 la musica pop turca non è malaccio, mi piace Tarkan!
Bè personalmente la musica pop turca non è la mia preferita però a Istanbul fa “ambient”? Grazie del complimento, secondo me l’unione musica – viaggi funziona sempre ?