Vademecum per genitori in viaggio con bambini per la Florida

Attenzione: post denso di informazioni utili per genitori in viaggio con bambini pronti (e non) per un volo intercontinentale con i loro figli piccoli per la Florida.

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In questo articolo ho deciso di dar voce e rispondere a tutte le domande che da brava mamma apprensiva mi ponevo prima di salire in aereo per il mio viaggio con destinazione Miami. Come credo sia avvenuto per la maggior parte dei genitori in viaggio, seppur entusiasta di partire e adrenalinica per il viaggio in procinto di fare, mi ponevo molte domande su come sarebbe andata questa esperienza, sulle difficoltà che avrei avuto io e su quelle che avrebbe avuto (eventualmente) mio figlio, sull’organizzazione e su cosa fare affinché il viaggio filasse liscio.

Ho cercato di documentarmi il più possibile, di ragionare in maniera lungimirante e per il resto mi sono affidata al caso. Il risultato credo sia stato più che soddisfacente e per questo ho deciso di raccontarvi la mia personale esperienza con la speranza che possa essere utile per altri genitori in procinto di partire come me o meglio ancora per chi serba dubbi e leggendo le mie parole magari possa sentirsi “rassicurato”.

Peekaboo Travel Baby all'aeroporto

1. Come farò ad affrontare 11 ore di volo? Cosa fare per intrattenere mio figlio? Mi porto da mangiare per lui?

 Mio figlio, prima di partire per Miami, aveva già diverse esperienze di volo ma non più lunghe di 1 ora e mezza e il fatto di dover sostenere 11 ore di volo con lui mi “dava da pensare”. Devo ammettere che seppur stancante è andata meglio del “temuto”.

Ho portato con me diverse forme di intrattenimento: i suoi animaletti giocattolo preferiti (i più piccoli), ipad con applicazioni gioco (sostanzialmente My first apps), qualche libro e snacks. Tutto ciò lo avrà intrattenuto in totale 1 ora e mezza 🙂

Mi sono portata anche il pranzo perché l’unica tipologia di pasti disponibili per bambini erano gli omogeneizzati.

Peekaboo Travel Baby in aereoPurtroppo al volo di andata non avevamo il sedile con lo spazio avanti ma lo avevano l’altra coppia di amici. Lo spazio avanti è stato utile per fargli sgranchire le gambe e giocare seduto a terra per un po’.

È scappato anche un pisolino (breve eh!) ma ovviamente ciò che lo ha assolutamente affascinato di più è stato camminare avanti e indietro lungo i corridoi!

2. Mangerà in America? Mi devo portare dall’Italia qualcosa? Potrò cucinare?

Miami Beach - la sandwicherie

Questo è un altro punto su cui mi interrogavo molto: alla fine ho deciso sia di portarmi qualcosa da casa sia di provvedere direttamente in loco.

Purtroppo (almeno nella mia esperienza) la cucina semplice e leggera (a cui è abituato mio figlio) non è compatibile con gli usi e i costumi americani: la soluzione è stata quindi quella di cercare di cucinare il più possibile in appartamento a e portarci dietro con il termos i pasti per cercare di “nutrire” i bimbi.

PTB hamburger

Persino la spesa al super mercato non si è rivelata facilissima: trovare un sugo a base di solo pomodori è stata un’impresa decisamente ardua!

Al ristorante per Baby P. optavo per pancake, omelette o hamburger.

3. Dove dormire? Hotel o Appartamento?

Io sono una grande sostenitrice dell’appartamento da quando ho un figlio: permette molta più libertà in generale ma soprattutto per i pasti.

Se si tratta di un solo weekend l’hotel va più che bene ma se il viaggio dura più giorni come nel nostro caso credo sia meglio avere un angolo cottura a disposizione per le emergenze!

Miami Beach - next to the Sea

4. Come andrà con il fuso? Dormirà tutta la notte?

Anche in questo caso mi chiedevo come sarebbe andata ma devo dire che forse è stata la parte più facile: all’andata siamo atterrati a Miami alle 4 di pomeriggio circa (a Roma sarebbero state le 21 di sera). Lui in atterraggio si è addormentato perché ovviamente l’orario coincideva con la sua notte ma poi una volta atterrati si è risvegliato quasi subito tra i rumori, la luce a giorno e la confusione. Era piuttosto elettrico ma ha resistito in maniera naturale e poi arrivati in hotel la sera è crollato. Al ritorno a Roma siamo atterrati a pranzo (per lui sarebbe stata notte): in aereo aveva dormito (anche se non benissimo) e io ho cercato di farlo resistere il più possibile anche se era molto stanco distraendolo continuamente. Alle 17 è crollato ma l’ho risvegliato dopo un ora e poi si è definitivamente addormentato alle 21. Da quel momento in poi è stato abbastanza facile.

Miami Beach - amicizia tra bambini

Aveva degli orari un po’ sfalsati di sonno (la mattina si svegliava molto più tardi del solito) ma abbiamo fatto coincidere il ritorno con il weekend e questo ci ha aiutato a concedergli un po’ di tempo di recupero.

Ho letto casi di bimbi che si svegliano in preda alla fame durante la notte proprio per il cambio di orari ma dovrò avere pure un vantaggio ad avere un figlio inappetente no? 😉

5. Come organizzare la valigia? Vestiti estivi o primaverili?

 Avevamo in mente di portarci un bagaglio leggero ma non è stato facile perché, se è vero che in Florida fa caldo e normalmente si indossano vestiti leggeri ed estivi, è anche vero che gli americani hanno un viscerale (ed aggiungerei insano) amore per l’aria condizionata. Portarsi quindi una felpa o un maglione da aggiungere al bisogno era una necessità. Oltretutto nel nostro viaggio ad Orlando si prevedevano anche temperature più fredde.

Nel nostro bagaglio quindi abbiamo dovuto cercare di far entrare tutte e 4 le stagioni 🙂

Seaworld - Orlando - The baby and the Penguin

6. Come spostarsi? Se in macchina come organizzarsi per i seggiolini auto?

Abbiamo affittato la macchina e, in considerazione del costo di affitto dei seggiolini da auto al giorno, abbiamo deciso di spedire i nostri. Oltretutto dopo aver visto come e dove vengono tenuti normalmente i seggiolini delle auto da affittare credo sia stata la scelta migliore.

Li abbiamo spediti gratuitamente come bagaglio facendoli prima imballare, appena atterrati li abbiamo montati e in questo senso il nostro viaggio è stato perfetto. Anche i bimbi in questo modo si sentivano più a loro agio nel proprio seggiolino “familiare”.

Miami Beach - the blogger

 Le avete trovate utili queste informazioni? Avreste fatto allo stesso modo? C’è qualche altra domanda che vi ponete su cui posso raccontarvi la mia esperienza?

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Lucrezina
Written by Lucrezina
blogger. travelaholic. web tourism passionate. hopeless dreamer. mum of a baby boy and a brand new baby girl