Villa Peripato: un angolo per bambini immerso nella storia
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Vi racconto della Villa Peripato, un piccolo angolo di storia e di divertimento per i bambini nella città di Taranto.
Osservare i bambini giocare mi ha sempre trasmesso un profondo senso di tranquillità già prima di diventare mamma: mi è sempre piaciuto fermarmi ed osservare queste piccole fantastiche creature protese nell’arduo tentativo di scalare uno scivolo o nell’assumere una militaresca posizione attendendo di salire sulla agognata altalena…o nel brillare, in generale, di gioia, travolti dall’entusiasmo di stare in un piccolo parco divertimenti.
Be’, da quando Baby P. ha raggiunto la giusta metratura per cimentarsi con queste creature non ho perso occasione per godermi questo spettacolo (ed anche, ad onor del vero, per contribuire, nel mio piccolo, da accrescere un progetto in cui credo fortemente, quello di Mary di Playground around the corner!).
Ad 1 anno e mezzo “suonato” il mio piccolo veterano può vantare un taccuino di tutto rispetto, avendo “domato” già diverse aree gioco: dall’altalena della gianicolense pontificia Villa Sciarra (troppo facile oramai per lui, l’ho letto nei suoi occhi) fino ad una delle tante presenti sul Lungomare di Miami beach, passando per quelle “montanare-ad alta quota” austriache, per quelle bohémien marsigliesi, fino a toccare, buon mezzo sangue non mente, quelle della sua terra pugliese.
È proprio nella soleggiata città di Taranto, circondata dai due Mari, che ci siamo imbattuti in una Villa, avvolta da una lussureggiante vegetazione esotica, nella quale abbiamo scoperto un piccolo angolo di paradiso incline a valorizzare il sorriso dei più piccoli nonché amato da tutti i Tarantini.
Parlo di quella deliziosa oasi di verde, eco-ambientale ed archeologica, così amata dai suoi abitanti, che si apre sulla incantevole terrazza del Mar Piccolo, la cui storia si snoda con le vicende stesse dalla città, tra guerre e pace, tra ricostruzioni e festival, tra musiche e canti, la Villa Peripato.
Villa Peripato – La Storia
L’origine del nome proviene dal termine di lingua greca Peripato (Περίπατος, Peripatos).
Il Peripato, “la Passeggiata”, infatti, era il colonnato coperto dove il maestro passeggiava con i discepoli discutendo ed argomentando.
Storicamente si narra che in questa “area” si trovasse la scuola peripatetica, voluta da Pitagora ed istituita da Aristotele, e che vi abbiamo insegnato eminenti filosofi del calibro di Diogene e Laerzio.
Non pensavo, ahimè, che questo territorio, famoso nel mio immaginario romano per il bel mare e per il buon cibo, potesse nascondere così tanto fascino ed interesse storico, oltre che una incomparabile bellezza per i più piccoli, catturati ora dai giochi, ora dal richiamo dagli animali che qui vivono.
I Giardini del Peripato erano originariamente degli orti di proprietà della famiglia De Beaumont. Furono i De Beaumont stessi a trasformarli, sotto la guida di un grande artista, Antonio Criscuolo, in un parco aperto al pubblico nel 1863, mantenendone i connotati settecenteschi, per poi, successivamente, donarli al Comune di Taranto nel 1913.
Piccola curiosità: nel giardino si trova il busto di Leonardo Da Vinci, presente nell’omonima nave affondata nel Mar Piccolo nel 1916 durante la Prima Guerra Mondiale.
Tra la vegetazione esotica ed i viali alberati si trova poi l’area giochi destinata ai più piccoli: è questo il regno delle altalene classiche, dei giochi con gli elastici, dei caroselli e di un trenino dall’aspetto così vintage da meritare un “proviamolo”; ovviamente, Baby P. è salito con me, paventando un mix di coraggio e di audacia, per poi essere catturato vergognosamente da un gelato e finire con l’abbandonarmi al ricordo di un sorriso che ho ritrovato tenendomi stretta ad una carrozza tra vertiginose rotaie.
Villa Peripato: l’altalena speciale di Mister Sorriso
Non posso, tuttavia, non parlare anche di quella felice sensazione che questo Parco ci ha donato: un altruismo emozionante ritrovato in una altalena dedicata ai bambini disabili in carrozzina, donata al Comune di Taranto dall’Associazione Mister Sorriso; l’idea di regalare un sorriso anche a chi è costretto, fin da piccolo, ad affrontare la quotidianità con una diversa spensieratezza mi ha letteralmente conquistato e riempito di orgoglio.
Brava Taranto, così accogliente, così ricca di storia, sapori e tradizioni ma anche capace di donare un di più alle giornate dei nostri amati gnomi…insomma, una esperienza decisamente da sperimentare e chissà che vostro figlio, passeggiando tra i viali della Villa, non diventi un novello “Aristotele”.
Villa Peripato: Info Utili
I Giardini della Villa Peripato si trovano in Via Pitagora 71.
Leggete di Mister Sorriso e delle loro attività QUI.
ah, il mio meraviglioso Sud!
Abbiamo tantissima storia e mi è piaciuto MOLTISSIMO questo tuo post. Ho scoperto cose nuove e mi sono letteralmente emozionata alla vista di quell’altalena per i bimbi più sfortunati… grazie per questo racconto! Kiki si innamorerebbe di un posto così 🙂
Contenta che ti sia piaciuto, davvero. Ho amato il fatto che fosse proprio il (tuo amato) Sud ad offrire una villa dal passato storico cosi’ affascinante e un dono speciale per i bimbi disabili! Si Kiki lo adorerebbe 😉
Perfetto, quindi prossima tappa spedizione punitiva con Baby P., Ciccino e Kiki alla conquista di Villa Peripato.. già solo il nome mi sta simpatico 🙂
Bel post, brava brava brava!
mi ero persa il tuo commento 🙂 si che bello tutti alla Villa dei filosofi! Grazie per i complimenti 😉
Essendo purosangue tarantina non potevo non leggere questo post. Provo sempre un immenso piacere quando qualcuno parla bene della mia Città. Ti ringrazio per questo articolo che ha fatto emergere ricordi lontani quando la mia nonna materna mi portava lì a giocare.
che gioia leggere il tuo commento! alla fine come avrai letto mi sento anche io legata a questa città: se ne parla spesso e volentieri degli aspetti negativi ma si dimentica di menzionare la parte bella e tra queste io ci metto assolutamente la deliziosa Villa Peripato con il suo passato storico potente e l’altalena per chi ha ridotta mobilità